La manifestazione di ieri ha visto più di un milione di persone riversarsi nelle piazze italiane e del mondo per ribadire un concetto molto importante: le donne non sono carne da macello.
Tralasciando i fini politici e mister B. ( sui quali ci sarebbe molto da dire), la figura femminile negli ultimi anni è stata soprattutto sfruttata, sia a scopi sessuali che lavorativi.
Pensiamo alle modelle, sono dei manici di scopa, non sono femminili, non esprimono gioia né voglia di vivere, vengono trattate appunto come carne da macello, ogni giorno si trovano in competizione con centinaia di ragazze come loro, non fanno certamente una vita da invidiare: patiscono la fame, mangiano molto spesso batuffoli di cotone imbevuti nel succo d'arancia per non sentire i morsi e nel 99% dei casi soffrono di anoressia, riuscendo anche a morire per questo come Isabelle Caro. E nonostante tutto questo continuiamo a essere come loro! Una volta Stefano Dolce ha detto che loro non possono mettere delle bruttone in passerella, ma la realtà è che loro non vogliono una donna in passerella, perché una donna vera con le sue forme e la sua personalità toglierebbe sicuramente l'attenzione dai loro abiti! Pensiamo alle modelle degli anni ottanta: erano più famose degli abiti che indossavano, ed erano stupende!
La televisione ed i media ci hanno imposto dei modelli di donne da imitare totalmente irreali, il successo non si conquista più facendo la gavetta ma semplicemente spogliandosi. Se vent'anni fa chiedevate a una donna cosa gli sarebbe piaciuto diventare vi avrebbe detto sicuramente l'attrice ora vi dirà semplicemente che vuole diventare famosa. Siamo giunti ad una situazione estrema: partendo dalle scuole dove non esiste più la meritocrazia, basti pensare a Sara Tommasi che sicuramente la laurea se l'è comprata, dato nessuno dei messaggi al premier era formulato in italiano corretto, finendo al mondo del lavoro dove se non la dai sei costretta a rimanere emarginata. Ma anche se la dai, stai sicura che nessuno ti darà la garanzia di arrivare dove vuoi.
Siamo talmente imbambolate dal sistema che non ci siamo accorte che abbiamo perso una cosa fondamentale: l'essere donna.
DONNE: E' ORA DI ESSERLO!
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